giovedì 3 aprile 2014

Mappe / Maps / Mapas

Circa tre settimane fa, mentre lavoravo ai biglietti per la festa del papà, mi è venuta in mente un’idea per usare un timbro che mi era appena arrivato dagli Stati Uniti. Ne è nato il biglietto che vedete qui sotto e che inizialmente volevo inserire nel post sulla festa del papà. Ma poi ci ho ripensato e mi sono detta che solo per convenzione verrebbe considerato maschile e che per questo doveva andare in un post separato. Come vedete si tratta di una serie di mappe, una aperta e tre arrotolate. Lo spirito d’avventura viene sempre associato ai signori uomini (le vecchie mappe fanno tanto Indiana Jones!), ma questo biglietto in realtà rispecchia completamente la mia personalità e le mie passioni. Chi mi conosce sa bene che io ho iniziato prima a viaggiare (con la fantasia) e poi a parlare, prima i nomi di tutte le capitali del mondo e poi a leggere, che organizzo meticolosamente tutti i dettagli, itinerari, costi, ecc. ecc. di ogni viaggio, anche breve, che inizio a studiare la lingua locale (complice la mia collezione di dizionari e grammatiche di più di 150 lingue accumulata faticosamente) e che i miei viaggi, anche quelli apparentemente più banali sono degli addestramenti militari, marce di chilometri e chilometri con 40 gradi all’ombra, salite su campanili, cupole, torri con 600 gradini e più, visite estenuanti a circa 20 musei e siti vari in una settimana, insomma tour de force in cui se uno resiste viene con me, ma chi cede viene lasciato al suo destino… Mmh, così sembro proprio crudele, ma in effetti mi piace viaggiare da sola o al massimo con la mia metà, che però mi sopporta solo per amore. Amore che evidentemente è grande.
So già che state pensando male di me, ma in tutto questo riesco a infilarci sempre anche del relax e, soprattutto, il nostro sport preferito, il sollevamento forchetta, che dopo queste passeggiatine mica da poco direi che non possono mancare.
Ora, tornando alle mappe, ne ho fatto il soggetto del mio biglietto maschile-ma-non-solo. Campeggia in primo piano il continente americano, a cui sono legata per una lunga serie di ragioni. In un angolino ho sistemato tre rotoli di carta che ho invecchiato per dare ancora più l’effetto viaggio avventuroso. E poi, con del cartoncino, un foglio di acetato per l’effetto vetro, un cerchietto di metallo, delle forbicine e molta pazienza ho costruito una piccola bussola.
Non resta che chiudere gli occhi, puntare il dito a caso sul mappamondo e scoprire dove ci porterà il nostro destino! Ah, ho sempre sognato di poter fare un viaggio così, senza porsi troppi problemi di tempi e costi… così a caso…

Ora date un’occhiata al biglietto qui sotto e se vi piace scrivetemi qual è stato il vostro viaggio del cuore e perché, oppure dove sognate ancora di andare!


Leave your comment and write what was your favourite travel or where you would like to go.

Escribid un comentario y decid cuál fue su viaje preferido o adónde os apetecería ir.

Écrivez votre commentaire et quel fut le voyage le plus beau de vôtre vie ou où vous voudrez aller.

Deixem um comentário e escrevam cual foi a viagem mais linda da sua vida ou para onde gostava de  ir.

2 commenti:

  1. Hola, gracias por pasarte por mi blog así he podido conocer el tuyo que me ha encantado, me gusta todo lo que haces. Me hago seguidora para no perderme tus publicaciones. Ya he visto loa caja con estrellas plateadas, muy bonita. A mí me encantan las manualidades y si no fuera por el tiempo también tendría un blog de manualidades pero el de repostería ya me da mucho trabajo.
    Si haces la cajita para muffins comestible ya me lo dirás y me gustaría ver una foto. También tengo una caja para cup cakes: http://misdulcespreferidos.blogspot.com.es/2014/03/cajita-para-cupcake.html

    Las dos cajas han tenido mucho éxito.

    Ya me contarás como te ha salido.

    Un abrazo y hasta pronto.

    *Pilar*

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  2. Hola, Pilar:
    ¡gracias por tu visita! ¡Qué bueno que te haya gustado mi caja azul! Anoche le enseñé tu caja a mi marido y le encantó. Nos gustaría hacerla pronto. Cuando la hagamos te digo y voy a publicar una foto en este blog. Ayer vi también tus cajas de papel y son bonitas, aunque la comestible es la que más llama la atención. Me imagino lo difícil que debe ser también tener un blog de cocina y es por eso que no lo he hecho (todavía). Ojalá un día yo pueda publicar lo que cocino yo... ¡Quién sabe!
    Un abrazo,

    Mariangela

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